Lettera agli azionisti
L’intero settore biotech, così come BB Biotech, si è confrontato, durante il 2021, con un mercato caratterizzato da un’alta volatilità. Il settore biotecnologico e quello farmaceutico hanno risposto alla pandemia da SARS-CoV-2, diffusasi con l’ondata Delta e Omicron, tramite l’offerta di richiami vaccinali (c.d. «booster»), anticorpi terapeutici e, più recentemente, farmaci antivirali. Nuove cure come i farmaci genetici, le terapie cellulari e i preparati basati su RNA continuano a compiere grandi passi in avanti e in prospettiva futura appaiono avviati a trasformare il decorso di malattie gravi e croniche.
Egregi azionisti
Nell’ultimo trimestre del 2021 gli indici azionari globali hanno ampliato i guadagni già conseguiti nel corso dell’anno. Molti mercati hanno raggiunto nuovi massimi storici nonostante la nuova accelerazione dei tassi di contagio delle infezioni da SARS-CoV-2 nelle ultime settimane del 2021 a causa della diffusione della variante Omicron. Gli indici Dow Jones (+21.0% in USD), Dax (+15.8% in EUR), e SPI (+23.4% in CHF) hanno tutti conseguito aumenti annuali in linea con l’indice tecnologico Nasdaq Composite (+22.2% in USD). Il Nasdaq Biotech Index (NBI) ha invece espresso nel 2021 un andamento piatto (0.0% in USD), facendo quindi decisamente peggio dei mercati più ampi.
Sebbene nel 2021 la pandemia da SARS-CoV-2 sia rimasta una tematica dominante per le autorità sanitarie, nel corso dell’anno è stato registrato un numero significativo di omologazioni di nuovi farmaci da parte della FDA statunitense, con l’approvazione di 50 NDA (domande di registrazione di un nuovo farmaco) e di 10 BLA (domande di registrazione di licenza biologica, segnatamente per vaccini e prodotti ematici). Nell’anno in rassegna diversi vaccini profilattici e di richiamo (c.d. «booster») contro il SARS-CoV-2 e vari farmaci hanno inoltre ottenuto un’autorizzazione per uso d’emergenza (EUA).
Nel 2021 il rendimento totale delle azioni BB Biotech, pari all’+8.3% in CHF e al +13.3% in EUR, ha registrato un andamento analogo agli indici azionari europei, facendo quindi meglio dei principali indici biotecnologici e discostandosi dalla performance del portafoglio sottostante. Il rafforzamento dell’USD contro CHF ed EUR nell’arco dell’intero anno si è inoltre tradotto in un modesto sostegno per la performance denominata in CHF e in EUR. Nell’esercizio 2021 il valore intrinseco (NAV) del portafoglio è diminuito dell’11.5% in CHF, del 7.8% in EUR e del 14.2% in USD.
Nel quarto trimestre dello scorso anno il prezzo dell’azione BB Biotech ha subito una flessione dell’8.3% in CHF e del 4.7% in EUR. Le azioni di BB Biotech hanno comunque evidenziato una resilienza maggiore rispetto alla correzione del portafoglio causata dalle partecipazioni a piccola e media capitalizzazione. Il valore intrinseco (NAV) di BB Biotech è sceso del 14.2% in CHF, 10.9% in EUR e 12.5% in USD, facendo peggio dell’indice NBI che nello stesso periodo è diminuito del 6.9% in USD.
I dati consolidati al quarto trimestre 2021 indicano per BB Biotech una perdita netta di CHF 546 milioni a fronte di un utile netto di CHF 665 milioni nello stesso periodo del 2020. I dati consolidati per l’intero esercizio 2021 presentano una perdita netta di CHF 405 milioni contro un utile netto di CHF 691 milioni conseguito nel 2020.
Proposta di ampliamento del Consiglio di Amministrazione di BB Biotech
In un contesto sempre più difficile per l’industria biotecnologica, BB Biotech è lieta di proporre Dr. Pearl Huang, CEO di Cygnal Therapeutics, e Dr. Laura Hamill, ex EVP Worldwide Commercial Operations di Gilead, per l’elezione nel Consiglio di Amministrazione di BB Biotech AG. All’Assemblea generale annuale fissata per il 17 marzo 2022, tutti e quattro gli attuali membri del Consiglio di Amministrazione saranno rieletti dagli azionisti. Questa proposta aumenterebbe le dimensioni del Consiglio di Amministrazione di BB Biotech a sei membri.
Proposto un dividendo di CHF 3.85 per azione
Dividendo 2022
CHF 3.85
(Proposto)
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea generale annuale del 17 marzo 2022 il pagamento di un dividendo ordinario di CHF 3.85 per azione. Applicata al prezzo medio dell’azione nell’arco del mese di dicembre 2021 e in linea con la politica in materia di dividendi introdotta nel 2013, questa distribuzione corrisponde a un rendimento del 5%.
Aggiustamenti nella composizione del portafoglio nel quarto trimestre 2021
Nel corso del quarto trimestre il team di gestione non ha effettuato allocazioni in nuove posizioni, concentrandosi su un’accurata rimodulazione delle partecipazioni già in portafoglio. Integrazioni di entità limitata a posizioni esistenti sono state effettuate per società specializzate nel campo dell’oncologia quali Relay Therapeutics, Macrogenics e Fate Therapeutics. In modo analogo, sono state incrementate le partecipazioni in aziende sia con prodotti già commercializzati (Neurocrine e Myovant), sia attive nel segmento dei farmaci genetici (Wave Life Sciences, Generation Bio e Ionis). Sono state effettuate inoltre alcune prese di beneficio su Intra-Cellular a seguito dell’approvazione da parte della FDA del preparato Caplyta per la terapia dei pazienti affetti da disturbo bipolare. Le quotazioni di Moderna hanno evidenziato una volatilità significativa nel quarto trimestre 2021, man mano che gli investitori scontavano nel prezzo dell’azione i diversi scenari ipotizzabili per la variante Omicron. Il team di gestione ha tratto vantaggio da queste oscillazioni con alcune operazioni di trading a breve termine, realizzando così ulteriori plusvalenze. Nel complesso gli investimenti aggiuntivi, in combinazione con una contrazione della base azionaria sottostante, hanno comportato nel quarto trimestre un aumento del grado d’investimento di circa il 4%, facendo sì che il 2021 si chiudesse su un livello del 111%.
Nel corso del quarto trimestre il team di gestione non ha effettuato allocazioni in nuove posizioni, concentrandosi su un’accurata rimodulazione delle partecipazioni già in portafoglio.
Notizie del portafoglio per il quarto trimestre
Il quarto trimestre 2021 ha fatto registrare per le nostre partecipazioni in portafoglio il raggiungimento di numerose pietre miliari, quali la diffusione dei risultati di importanti studi clinici, l’assunzione di decisioni sul piano normativo e la sottoscrizione di accordi di licenza. Con la diffusione della variante Omicron, altamente trasmissibile ma meno letale dei precedenti ceppi di SARS-CoV2, nonché a fronte della buona protezione offerta dai booster vaccinali mRNA, sul versante degli aggiornamenti delle pipeline l’attenzione degli investitori è tornata a concentrarsi sul settore delle malattie croniche e gravi.
Outlook per il 2022: fondamentali interessanti per il settore e attività di M&A
Ritienamo che il 2022 vedrà la prosecuzione delle strategie globali di vaccinazione e di richiamo per contrastare la diffusione di nuove varianti di SARS-CoV-2 come Omicron. Le aspettative che quest’ultima sia l’«ultima» variante grave potrebbero essere premature. Alla luce della capacità di adattamento in tempi piuttosto rapidi evidenziata dal settore vaccinale e farmaceutico, prevediamo che aziende come Moderna manterranno alta la soglia di attenzione e di risposta alle varianti attuali e future, spostando al contempo la propria attenzione sulle strategie di pipeline a più lungo termine oltre il COVID.
BB Biotech prevede inoltre che il settore
delle biotecnologie continuerà a esprimere progressi tecnologici significativi e nuovi prodotti in grado
di dare una risposta a primarie esigenze
mediche finora non soddisfatte.
Continuamo a perseguire l’attuazione di un portafoglio equilibrato tra società a media capitalizzazione già affermate e aziende in fase di sviluppo più precoce ma dotate di tecnologie di punta. Prevede infatti che il settore delle biotecnologie continuerà a esprimere progressi significativi in entrambi gli ambiti. I lanci di prodotti come Vyvgart di Argenx per la terapia della miastenia grave generalizzata o Caplyta di Intra-Cellular per il trattamento dei pazienti con disturbo bipolare saranno un metro di paragone non solo per tali aziende, bensì per l’intero settore. Per le società con preparati in fase sperimentale sarà essenziale gestire l’elevato numero di studi clinici in un contesto sanitario costantemente impegnativo. L’accresciuta esposizione verso le aziende che sviluppano prodotti in ambito oncologico sarà modulata in funzione dei risultati di numerosi studi clinici attesi nel corso del 2022.
Poiché le valutazioni di molte società a piccola e media capitalizzazione presentano livelli nettamente inferiori rispetto a soltanto un anno fa, il team di gestione vede interessanti opportunità di rivalutazione. Allo stesso modo, aziende a media capitalizzazione più affermate presenti in portafoglio come Neurocrine, Incyte o Ionis dispongono di preparati o tecnologie di estremo richiamo, tali da indurre un rinnovato interesse da parte di nuovi investitori oppure, in ultima analisi, da parte di partner strategici alla ricerca di target per operazioni di M&A.
I preparati candidati all’omologazione in fase di sviluppo clinico basati su nuove tecnologie, come i farmaci genetici, continuano a far registrare progressi significativi. Un esempio è costituito da Crispr Therapeutics, che assieme al suo partner di sviluppo Vertex sta lavorando alla presentazione di una richiesta di omologazione entro la fine del 2022 per il preparato CTX001, specifico per la cura dei pazienti affetti da beta talassemia e da anemia falciforme. Un prodotto realizzato con editing genetico ex vivo potrebbe quindi risultare disponibile per un’ampia platea di pazienti già all’inizio del 2023, riaccendendo così l’interesse degli investitori verso questo campo. Altri farmaci basati su RNA, come i preparati di Alnylam e Ionis, saranno inoltre lanciati nel corso dei prossimi 12 a 24 mesi. Oltre a questi progressi operativi da parte del settore delle biotecnologie, gli investitori terranno conto delle possibili implicazioni comportate dagli sviluppi politici negli Stati Uniti, con particolare riferimento sia alle elezioni di metà mandato a fine 2022, sia ai potenziali spostamenti negli equilibri del Congresso USA.
L’orizzonte temporale e la struttura orientati al lungo periodo tipici di BB Biotech consentono di effettuare allocazioni controcorrente rispetto al sentiment dominante sul mercato – e il team d’investimento crede fermamente che le opportunità di crescita per il settore delle biotecnologie in generale e per le valutazioni del nostro portafoglio in particolare siano alquanto promettenti. Il team d’investimento prevede infatti che, dopo due anni dominati dalla pandemia da SARS-CoV-2, nel 2022 i progressi del settore torneranno a essere focalizzati sulle malattie gravi e croniche e guarda con fiducia a ulteriori flussi di notizie promettenti per le società in portafoglio.
Vi ringraziamo per la fiducia accordataci.
Il Consiglio di Amministrazione di BB Biotech AG
Dr. Erich Hunziker
Presidente
Dr. Clive Meanwell
Prof. Dr. Mads Krogsgaard Thomsen
Dr. Thomas von Planta